SOGOLOW: «A VARESE PER LA VISIONE DI SCOLA». HOROWITZ: «VARESE È BELLISSIMA»

Si è tenuta questo pomeriggio la conferenza stampa di presentazione di Zachary Sogolow e Maksim Horowitz, rispettivamente General Manager of Basketball Operations e General Manager of Basketball Strategy del club biancorosso. 

Ecco le loro prime parole: 

Zachary Sogolow
«Al di là di quello che sarà il nostro specifico lavoro qui, ci tengo a dire che io e Maksim ci conoscevano già dai tempi della NBA ed abbiamo sempre avuto una costante comunicazione per quanto riguarda il rapporto tra l’area sportiva e quella business. Abbiamo una visione comune al di fuori della NBA, ovvero la pallacanestro giocata nel resto del mondo e questo ci unisce molto. Guardando più nello specifico, invece, mi occuperò molto di mantenere i rapporti con lo staff tecnico e con i giocatori, per cercare di portare la visione che Luis ha iniziato ad avere qui dallo scorso anno facendola crescere, collaborando con tutti i membri dello staff. Vogliamo essere attrattivi per i tifosi ma anche per gli agenti ed i giocatori quando poi operiamo sul mercato. Ho scelto di venire a Varese invece di continuare a lavorare in NBA per l’opportunità di affiancare Luis Scola, il cui progetto è molto attrattivo; c’è una visione specifica di quello che si deve fare, una visione differente, un modo nuovo di approcciarsi ai giocatori. C’è una grandissima passione per la pallacanestro, vogliamo portare avanti un’idea di pallacanestro completamente innovativa e diversa da tutto quello che abbiamo visto finora, cambiando la visione della pallacanestro europea. Inoltre, per me a livello familiare, è bellissimo poter offrire una nuova avventura ai miei tre figli in un contesto ideale per crescere come Varese. Vedo l’attaccamento del pubblico alla squadra, l’attenzione che abbiamo internamente tutti per aiutarci, per risolvere giorno per giorno i problemi che si palesano e questi sono passi fondamentali per crescere. Ciò che vogliamo provare a fare qui è cercare d’investire molto sulle risorse umane, su tutte le persone che lavorano in società, persone che dedicano molto a Pallacanestro Varese, cercando di portare le nostre proposte dal mondo NBA per continuare a crescere. La stessa cosa vale per i giocatori, alcuni di loro li conoscevamo già come McDermott e Brown: cerchiamo di utilizzare metodi di lavoro NBA per farli crescere e in due anni portarli ad un livello che, in una realtà differente, avrebbero raggiunto in 4-5 anni. crediamo in questa visione, nella visione e nei giocatori e nel nostro staff. È vero che si valuta molto quello succede giorno per giorno, però alla fine ciò che non si può negare sono i numeri, quelli non mentono. Noi alla fine dell’anno giocheremo 30 partite e tutto quello che si può valutare gara dopo gara è un segnale a come si può intervenire per arrivare ad un risultato migliore e questo lo stiamo già vedendo. Nelle prime partite non siamo andati nella direzione che volevamo, al di là del risultato, però stiamo vedendo che questi dati stanno migliorando».

Maksim Horowitz
«Vogliamo provare a costruire una chiara identità legata alla nostra squadra nel modo di giocare, utilizzando tecniche e tecnologie che abbiamo a disposizione, collaborando con il resto dello staff. Dal punto di vista del business, cerchiamo di dare ai nostri tifosi una nuova visione della pallacanestro che si fa a Varese, provando a sfruttare il nostro palazzetto ed il Campus e portando questo modello ad una nuova visione, più innovativa. Anche io, come Zach, ero attratto dalla visione di Luis; inoltre Varese è una città bellissima. Ovviamente non tutto quello che succede in NBA può essere replicabile; i livelli sono naturalmente diversi sotto ogni aspetto. Qualcosa però possiamo implementare, come ad esempio l’elaborazione di dati e l’uso di statistiche. C’era già un’impronta dallo scorso anno e la stiamo implementando. Questo vale per i giocatori, per il settore giovanile, per la gestione di partite ed allenamenti. Tutto questo è poi applicabile al resto della gestione societaria, dal marketing alla gestione della comunicazione, dei social, al ticketing. Siamo focalizzati sul processo non sulla singola situazione di risultato. Abbiamo una costante comunicazione con tutti quelli che lavorano in società, abbiamo tantissimi dati da analizzare e più si gioca e ci si allena, più aumentano questi dati ed a livello statistico questo fa sì che le decisioni da prendere siano più semplici perché il campione si amplia ed i riscontri sono più precisi. All’inizio non ci sono stati i risultati che ci aspettavamo ma vediamo che il trend è quello giusto. Abbiamo una fiducia illimitata verso l’utilizzo di queste tecnologie che sicuramente porteranno risultati».