Paolo Conti, assistente allenatore della Pallacanestro Openjobmetis Varese, ha parlato in esclusiva ai microfoni biancorossi facendo un’analisi della stagione appena conclusa:

«Abbiamo vissuto una stagione con alti e bassi. Dopo l'iniziale entusiasmo abbiamo avuto un po' di problemi di adattamento al lavoro che, però, è stato molto istruttivo perché mi ha dato l'opportunità di lavorare al fianco di gente come Paolo Moretti e Stefano Vanoncini che mi hanno aiutato ad aumentare il mio bagaglio personale. Ovviamente non è stato facile perché prima di trovare la quadratura del cerchio è passato tanto tempo e questo ha influito enormemente sul nostro lavoro; non appena siamo riusciti a carburare abbiamo dato vita ad un gran finale che non solo ci ha reso felici, ma ha anche ripagato tutto il lavoro fatto durante l'anno. Il momento più difficile? Quando Ukic doveva decidere se rimanere con noi oppure no; in quel momento la squadra ha subìto molto la situazione perché non c'era chiarezza sulle gerarchie. Fortunatamente la cosa si è risolta abbastanza presto. La cosa che più mi ha stupito è stata invece la professionalità di un mostro sacro come Kristjan Kangur che nonostante l'età e i tanti anni gloriosi che ha alle spalle, si è messo a disposizione della squadra lavorando prima di tutto su se stesso e poi con i compagni: un'attitudine al lavoro nella quale mi sono rivisto. Il momento più bello, infine, è stato la felicità del nostro pubblico dopo il successo casalingo contro Reggio Emilia; un entusiasmo dal quale dobbiamo ripartire in vista della prossima stagione. Il futuro? Spero di continuare a lavorare con Paolo e Stefano ripartendo da uno zoccolo importante di giocatori ai quali i nostri tifosi sono già affezionati».